Situata nella Groenlandia meridionale , l'isola di Uunartoq è completamente disabitata, il che la rende il luogo perfetto per riconnettersi con la natura.
A breve distanza a est di quello che un tempo era considerato il più grande insediamento della Groenlandia., l'isola ha sorgenti termali rinomate fin dai tempi dei norvegesi per i loro effetti curativi.
Tre corsi d'acqua riscaldati naturalmente si incanalano per sfociare in una piscina con l'acqua fino alle ginocchia e rivestita di pietra. Mentre ci si rilassa immergendosi nelle acque fumanti, si possono osservare gli iceberg che ostruiscono il fiordo a nord o arrivano galleggiando.
A differenza, ad esempio, della Laguna Blu in Islanda, le sorgenti termali di Uunartoq non sono vulcaniche, ma dovute all'energia geotermica. Ciò significa che il calore proviene da movimenti sotterranei e non da un vulcano.
Nel 2002, quando le piattaforme di ghiaccio in quest'area iniziarono a ritirarsi, la terra era ancora attaccata dal ghiaccio glaciale alla Groenlandia continentale (penisola di Liverpool Land).
I membri della comunità scientifica ritengono che l'isola appena scoperta sia un risultato diretto del riscaldamento globale. L'isola ha tre grandi penisole, e in questo modo ricorda la lettera "W".
L'isola di Uunartoq, letteralmente significa "il luogo caldo". Ironia della sorte, qui non fa caldo, ma per fortuna lo sono le sorgenti termali, le Uunartoq Hot Springs. Vengono spesso pubblicizzate come l'unica "spa all'aperto" della Groenlandia, con viste panoramiche su iceberg alla deriva e circondata da cime montuose.
L'acqua si trova costantemente a una piacevole temperatura di 38 gradi, il che la rende ideale per immergersi per circa un'ora.
Appena scesi sul molo, troverai una spiaggia rocciosa sulla destra e un enorme paesaggio montano a sinistra. La piccola capanna funge da spogliatoio è proprio accanto alle sorgenti.
L'unico aspetto negativo di visitare questo posto è uscire dall'acqua calda in seguito.
Queste sorgenti termali sono antiche. Apparentemente i guerrieri vichinghi erano soliti lavarsi via il sangue nelle sorgenti calde dopo la battaglia, quindi c'è molta mitologia e storia associate al luogo.
