KUSADASI - EFESO - SUGGERIMENTI ED INDICAZIONI - MAPPA E PERCORSI DA KUSADASI AD EFESO IN AUTONOMIA -

 Nella vostra tappa a Kusadasi vi suggerisco sicuramente di inserire la visita al sito archeologico di Efeso, il luogo dove l'apostolo Giovanni Evangelista fu sepolto e la casa della Vergine Maria ubicata sul monte Solmisso.

Consigli pratici per visitare il sito archeologico di Efeso, il più bello della Turchia e tra i più incredibili di tutto il Medio Oriente. 



In questo articolo diamo informazioni su come raggiungere Efeso da Kusadasi e presentiamo una lista di cose da vedere, descrivendole nel dettaglio per permettervi di organizzare al meglio le vostre gite. Buona lettura e buon viaggio!

Le rovine di Efeso si trovano vicino alla città di Selçuk, a circa 20 km da Kusadasi. Dla porto di Kusadasi, vi consigliamo  il taxi -Porto di Kusadasi - Efeso: 25 minuti - 80 euro

Non esiste una tariffa fissa per i taxi. I taxi in Turchia hanno il tassametro, ma per i turisti i prezzi sono negoziabili. Le tariffe dei taxi dipendono dal fatto che tu voglia o meno che il taxi ti aspetti mentre visiti il ​​sito.

In genere, i taxi,  ti portano alla casa della Vergine Maria, la chiesa di San Giovanni e alla tomba di San Giovanni, ti lasciano ad Efeso  all'ingresso  porta superiore e vi viene a prendere alla porta inferiore, in modo che possiate fare il giro in discesa . porta superiore ed porta inferiore (seguite i link per le posizioni precise). 

Ci sono i Bus che in 15/20 minuti ti portano ad Efeso dal Kuşadası Bus Station  (a circa 3 km dal porto ), e ti lasciano al Selçuk Bus Station - l'ingresso del sito di Efeso si raggiunge a piedi in circa 15 minuti. ( Qui puoi visionare la mappa della partenza ed arrivo del Bus )

Se non avete troppa voglia di camminare, vi consiglio di salire a bordo di uno dei tanti minibus-taxi che fanno la spola tra la stazione di Selçuk ed Efeso. 

Il biglietto del bus, però va pagato in lire turche, (costa circa 2€ ) ed  vanno solo verso il sito di Efeso, non toccano la Casa di Maria e la Chiesa di San Giovanni.

Informazioni per visitare Efeso molto pratiche:

Orari di apertura (il sito archeologico è sempre aperto):

15 aprile – 2 ottobre: 8.00-18.30

3 ottobre – 14 aprile: 8.30-18.00

Costo dei biglietti d'ingresso per Efeso e le altre attrazioni nelle vicinanze: Efeso + Museo dell'esperienza di Efeso: 40 Euro a persona - Efeso +  Case a Terrazza + Museo dell'Esperienza di Efeso: 52 Euro a persona - Museo di Efeso : 10 Euro pp

Casa di Maria: 12 Euro a persona (400 TL) - Basilica di San Giovanni : 6 Euro pp


Consigli pratici

Prima di tutto, calcolate circa 3 ore per la visita. Se visiterete Efeso in estate, fondamentale sarà pianificare il vostro ingresso la mattina presto oppure nel tardo pomeriggio. 

Ricordate che tutto il percorso è esposto al sole e visitare il sito nelle ore più calde della giornata potrebbe rivelarsi impegnativo e poco godibile. Consiglio strettamente correlato: portate con voi cappellino ed acqua!

Il sito è molto esteso ma facile da visitare e ha due punti di ingresso, uno superiore ed uno inferiore (seguite i link per le posizioni precise). 

Il mio suggerimento è di entrare da quello superiore, in modo da percorrere la via principale in discesa, sarà meno faticoso e avrete una visuale migliore. 

Proprio perchè è il percorso migliore (e di sicuro non l’ho scoperto io), è anche quello preso d’assalto dai crocieristi. 

Il consiglio dunque è quello di arrivare il prima possibile la mattina oppure di attendere il tardo pomeriggio. Efeso diventa davvero molto affollata!


Cosa vedere ad Efeso

Abbiamo finalmente capito come arrivare ad Efeso e dove dormire. Ma come organizzare la visita? 

Insomma, cosa vedere ad Efeso? Di seguito riassumo brevemente i monumenti principali che incontrerete ad Efeso facendo ingresso dall’accesso superiore.

La zone dell’Agorà superiore

La prima area in cui vi imbatterete sarà quella originariamente dedicata alla vita politica. Si sviluppa nei pressi dell’Agorà superiore, di pianta rettangolare:

l’Odeon: usato essenzialmente per le riunioni cittadine, poteva accogliere fino a 5000 persone.

il Prytaneion: la sede del senato cittadino. Qui si svolgevano riunioni e udienze, ma anche banchetti e cerimonie sacre. Nel Prytaneion era custodito il focolare sacro di Efeso.

il Tempio di Domiziano: i resti di uno degli edifici più grandi di Efeso, intitolato a Domiziano ma dedicato in realtà al padre Vespasiano.



Lungo la Via dei Cureti

Iniziate ora a scendere verso l’area di Efeso dedicata alla vita civile, percorrendo la splendida via dei Cureti. 

Ai lati della strada noterete altri resti, di sepolcri ed edifici interessanti. Degno di nota il Tempio di Adriano, non tanto per la dimensione ma per lo stato di conservazione delle splendide colonne. Particolari anche i rimandi all’arte greca, di cui Adriano era grande estimatore. 

Nei pressi del Tempio di Adriano si trovavano anche le latrine ed il bordello. Ebbene sì! Poco prima, invece, le Terme di Scolastica.


Le Case Terrazzate

Menzione speciale va dedicata alle Case Terrazzate. C’è bisogno di un ticket aggiuntivo per visitare questa area (è invece inclusa nel Museum Pass), ma vi suggerisco di non perderla assolutamente perchè una delle parti più interessanti di tutta Efeso.


Le domus terrazzate erano le residenze nobiliari più eleganti della città, le più pregiate. Si affacciavano inoltre sugli edifici più belli di Efeso. 

L’area è tuttora oggetto di continui studi e scavi, ma avrete l’occasione di ammirare affreschi e mosaici perfettamente conservati. Si tratta di uno degli ambienti romani meglio preservati al mondo, volete davvero perderlo?


Prima di arrivare nella piazza su cui si trova la Biblioteca, si passa accanto ad alcuni edifici interessanti e curiosi, tra cui le thermae di Vario, il lupanare (il ‘mestiere più antico del mondo’ veniva praticato anche ad Efeso, in pieno centro per di più!), le latrine pubbliche (con tanto di ‘vasi’ collettivi!!!), le case terrazzate (riparate sotto strutture telonate per preservarne la fragile architettura) e, ancora, le thermae di Scolastica. 

Superata la Porta di Adriano ci si trova sotto la Biblioteca di Celso e il consiglio è di prendere tutto il tempo necessario per ammirarne l’architettura, perché si tratta di un monumento affascinante che al momento del suo massimo splendore conservava tra le sue mura 12.000 rotoli, andati bruciati o distrutti nel corso dei secoli. 

Accanto alla Biblioteca di Celso vi era l’Agorà – dove si trovavano botteghe e magazzini e venivano svolti i commerci della città – ed il Tempio di Serapide.



La Biblioteca di Celso

L’immagine più famosa associata al sito di Efeso è indubbiamente quella della meravigliosa Biblioteca di Celso. Fu eretta nel 114 d.C. per ricordare Caio Giulio Celso Polemeano, senatore di Efeso, innanzitutto come suo luogo di sepoltura. 

Conservava al suo interno più di 12mila pergamene collocate in gallerie areate in modo da prevenire i danni causati dall’umidità. Sfortunatamente vennero bruciate nel 262, quando i goti saccheggiarono l’area.

La facciata della Biblioteca di Celso è stata per me la visione più emozionante durante visita, con le sue nicchie, le statue, le decorazioni. È così imponente e finemente decorata che vi troverete ad ammirarla, con il naso all’insù, per molti minuti.


Dopo aver lasciato la zona della Biblioteca, si attraversa un arco e ci si trova nella zona del grande teatro romano, costruito nel I° secolo dopo Cristo in forma semicircolare utilizzando il pendio della collina di Panayır Dağı e capace di contenere fino a 24.000 spettatori – il teatro ha un’ottima acustica e viene usato ancora oggi per eventi e rappresentazioni – uno dei vanti di Efeso. 

La grande via Arcadia (o del Porto) conserva ancora l’aspetto che doveva avere più di duemila anni fa, fiancheggiata da colonne di marmo: di benvenuto a tutti coloro che arrivavano al centro abitato attraccando al bacino navale, ma soprattutto simbolo di potenza della città.  

Nella via vi erano colonnati, portici, fontane: nulla da invidiare alla lontana Roma!



Agorà inferiore e teatro

Affianco alla Biblioteca di Celso si colloca l’agorà inferiore, detta anche civile, dedicata al commercio e agli scambi. 

Si trattava senza dubbio del luogo più frequentato di Efeso. Percorrendo la Via di Marmo arriviamo infine al grande teatro, oggi oggetto di un’opera di ristrutturazione forse un po’ brutale, ma capace di accogliere circa 24mila spettatori, un’opera grandiosa per il suo tempo!


LA CASA DELLA MADONNA A MERYEM ANA (EFESO)

Il Santuario di Meryem Ana Evi è in prossimità di Selçuk,  da cui dista soli 9 km, sui pendii boscosi del monte Solmisso.

Il mezzo di trasporto per raggiungere la Casa di Maria è il taxi o una passeggiata a piedi di circa un’ora dal centro di Selçuk.

Davanti alla casa della Madonna, custodita dai cappuccini, c'è un cartello che spiega che i muri perimetrali col focolare centrale, erano stati ritrovati grazie alle visioni della monaca Anna Katharina Emmerich.

Il biglietto d’ingresso è di TL 25.00 (circa 5 Euro).



La piccola costruzione, preceduta da un vestibolo risalente al VII secolo, termina con un’abside più antica (sec. IV). Le ricerche archeologiche condotte sull’edificio lo fanno però risalire, almeno nelle fondamenta, al I secolo d.C.

Davanti al piccolo edificio sono state rinvenute tre tombe, due delle quali contenenti uno scheletro completo con il capo orientato verso la cappella e con monete antiche tra le mani.

 Attorno alla cappella si trovano numerose tombe all’interno delle quali sono state ritrovate ceramiche in uso nel I e nel II secolo d.C. Secondo ulteriori ricerche, sembra che in questa zona esistesse un monastero bizantino legato proprio al culto mariano di Meryem Ana.



Per secoli, però, questo luogo è stato – per così dire – «dimenticato». Solo sul finire del 1800 i padri lazzaristi di Smirne, sulla scorta di alcune visioni di Caterina Emmerich  una mistica tedesca  intrapresero delle ricerche, trovando conferme a quanto la suora tedesca aveva raccontato: la casa in rovina, la sua collocazione sul pendio del monte, il mare di fronte.

Da allora la casa della Madonna è divenuta meta di pellegrinaggi, tanto di cristiani che di musulmani. 


Secondo la tradizione, la casa originale venne scoperta nel 1891 e da allora è stata restaurata e preservata come un santuario sacro. 

Si esplorare la casa e ammirarne gli interni, che sono stati arredati in uno stile che rispecchia l'epoca in cui si crede che Maria abbia vissuto lì.

La casa ha anche una cappella all'interno, dove i visitatori possono pregare e partecipare a messa o a servizi religiosi. La pace e la serenità che si respirano in questo luogo rendono la visita ancora più speciale.


La Casa della Vergine Maria è facilmente raggiungibile da Kusadasi in auto o con i mezzi pubblici, come i taxi o gli autobus. O dal sito di Efeso con il taxi -

È aperta tutti i giorni, e sarebbe consigliabile informarsi sulle eventuali restrizioni di accesso o sugli orari di apertura prima della visita.

In sintesi, la Casa della Vergine Maria è un luogo affascinante e ricco di significato religioso da visitare a Kusadasi, per coloro che sono interessati alla storia e alla spiritualità.


Sulla presenza di Maria ad Efeso, le fonti scritte del cristianesimo primitivo non forniscono certezze. Non distante da Meryem Ana si trova la grande basilica costantiniana di San Giovanni (al quale Cristo affidò la madre al momento della crocifissione). 

Proprio a Efeso l’apostolo visse certamente per lunghi periodi e venne qui anche sepolto. Se è vero che della Vergine a Efeso non parlano neppure i testi apocrifi dei primi secoli, proprio nella città – allora una delle capitali della cultura ellenistica, dove san Paolo aveva predicato il Vangelo e fondato le prime comunità cristiane – nel 431 si svolse il Concilio che affermò solennemente la divina maternità di Maria.

Al di fuori del Santuario si trova un muro adibito alle richieste devozionali e agli ex-voto, che i fedeli usano per lasciare i loro messaggi e le loro richieste. Diversi tipi di fiori e alberi da frutto crescono in loco, mentre la fonte di acqua potabile nelle vicinanze si crede che abbia poteri miracolosi di guarigione o di fertilità.



Non è possibile dunque dire se la Madre di Cristo abbia abitato o meno per un certo periodo la piccola casa che oggi si venera. Certamente però, in questo luogo, si onora la figura della Madre di Dio, che con la sua presenza silenziosa e orante tanta parte ha avuto anche nella nascita delle prime comunità cristiane. 


LA BASILICA DI SAN GIOVANNI A SELCUK 

Sorge sulla collina detta Ayasoluk, 5 km a nord dell'antica città di Efeso.

Non è rimasto praticamente nulla dell'edificio originale, ma continua ad essere un luogo che impone per la sua importanza storica. Era considerata una meraviglia del mondo e durante il Medioevo migliaia di pellegrini vi accorrevano. 

Si conservano ancora la porta e gli scalini di marmo dell'entrata che permettono di farsi un'idea della sua antica magnificenza. 

Le viste, da dentro, sono molto belle. Per tutte questi ragioni è un posto che vale la pena visitare.



Secondo la tradizione, San Giovanni evangelista, nell'ultimo periodo della sua vita si stabilì su questa collina disabitata. 

Quando il Signore gli comunicò che la sua fine era prossima, si scavò una tomba a forma di croce e si sdraiò al suo interno. Quando la morte sopravvenne (Nel 98-99, secondo S.Girolamo) i suoi discepoli furono accecati da una luce abbagliante. 

Riacquistata la vista scoprirono che il suo corpo era scomparso ed un odore dolciastro emanava dalla tomba vuota. 




La leggenda racconta inoltre che la terra con cui fu ricoperto il suo sepolcro continuasse a muoversi come sollevata dal respiro del santo da cui deriverebbe il nome della collina (sacro respiro=aya soluk).

La tomba dell’apostolo Giovanni, morto alla fine del I sec. (si dice avesse raggiunto i cento anni) fu presto luogo di visite e preghiere per i cristiani di Efeso; ma le persecuzioni impedirono di costruire un luogo di culto sulla sua tomba. 

Solo agli inizi del IV sec., con la libertà data al culto cristiano dell’imperatore Costantino con il famoso editto di Milano (313), per i cristiani fu possibile edificare le loro chiese.

Questa importante basilica lunga 110m e larga 40 m., formata da tre navate, percorsa da doppie file di colonne (se ne può ammirare un piccolo tratto restaurato), con cupole, una splendida abside (ne rimane un segno), un battistero ancora ben conservato, una stanza del tesoro (vi si custodivano gli arredi sacri e questo occorreva per le funzioni liturgiche), un nartece e un ampio cortile antistante, circondato da splendide ed eleganti colonne marmoree.




Le rovine che si possono ammirare, frutto di scavi e restauri di questi ultimi anni, mostrano l’imponenza della basilica costruita dell’imperatore bizantino Giustiniano nel VI secolo.

Gli scavi condotti negli anni 1926-28 hanno ritrovato una piccola cripta con al centro la tomba dell’apostolo, senza però resti.


Sotto potete vedere la ricostruzione della basilica. ad opera dell'imperatore Giustiniano, nel luogo in cui la tradizione poneva la tomba di Giovanni, apostolo ed evangelista.




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