SIRACUSA - ESCURSIONI FAI DA TE ALLA SCOPERTA DI ORTIGIA CON MAPPA E PERCORSI - ARRIVARE AD ORTIGIA DAL PORTO CROCIERE DI SIRACUSA

Ecco il mio suggerimento per una passeggiata ( corredata di mappe, percorsi e distanze ) attraverso la città che ti aiuterà a comprendere il suo significato e un po' della sua storia,  dal Terminal Crociere del Porto Grande di Siracusa alla scoperta di una delle più grandi capitali antiche della civiltà occidentale.


Ortigia, o più precisamente l’Isola di Ortigia, è quella zona di Siracusa che si protende verso il mare. 
Un tempo l’insediamento era separato dalla città sulla terra ferma, ma oggi  è collegata al resto della città dal ponte Umbertino ed il Ponte Nuovo Santa Lucia, ed è il quartiere più antico dell’attuale capoluogo di provincia ed il centro storico della città di Siracus.

Per quanto riguarda la sua bellezza, è innegabile che Ortigia sia
 un connubio di vari elementi che la caratterizzano e la rendono unica, come ad esempio i palazzi barocchi, la vicinanza del mare, le passeggiate nei vicoli assolati e le ottime cene con vista verso l’orizzonte ascoltando il rumore delle onde.




Questa bellissima città è ben nota per il suo notevole patrimonio storico e per il suo affascinante centro storico, l'isola di Ortigia. È il posto perfetto dove trascorrere qualche ora durante il tuo scalo in Sicilia !

Innanzitutto arriviamo ad Ortigia dal Porto Grande di Siracusa.
Uscendo dai cancelli del porto, dirigetevi  verso destra per raggiungere il Ponte Nuovo Santa Lucia che si collega all'isola di Ortigia. ( circa 600 metri).




Inizia la tua giornata a Siracusa dando un'occhiata al tempio di Apollo all'ingresso dell'isola di Ortigia, dove i resti dell'antichità, tra cui due colonne doriche, custodiscono segreti del VI secolo a.C. e altro ancora. 
Immagina di far parte della squadra di scavi degli anni '30 alla scoperta del tempio dorico più antico della Sicilia.



Nel tempo, l'enorme tempio greco si è evoluto in una chiesa bizantina e poi in una moschea musulmana prima di diventare di nuovo una chiesa. Sì, ci sono sicuramente alcuni segreti storici in questi resti.

Adesso avete due opzioni, o imboccare Via Trento e recarvi subito all' Antico Mercato di Ortigia, oppure proseguire su  Corso Matteotti (la zona commerciale della città),  fino aPiazza Duomo e riservare la visita al Mercato in un secondo momento.

S decidete di fare una sosta e recarvi all'Antico Mercato, qui troverete una moltitudine di bancarelle colorate che fiancheggiano le strade offrendo pesce fresco, prodotti e merci varie.
Ci sono anche alcuni bei ristoranti e trattorie nel mercato e diverse bancarelle offrono cibo cucinato all'istante.
Vivere la vera vita siciliana anche solo per poche ore è  qualcosa di veramente speciale.




Se decidete di proseguire su  Corso Matteotti, prima di arrivare a Piazza Duomo, incontrerete Piazza Archimede con la Fontana di Diana.


La divinità, che in epoca greca, era protettrice di Ortigia è ritratta secondo la classica iconografia, con arco e cane. Ai suoi piedi c’è Aretusa, che si allunga mentre è in atto la trasformazione in fonte.



Da piazza Archimede, proseguendo verso destra su via della Amalfitania e poi a sinistra su via S. Landolina dove troverete tanti negozi, arriverete a Piazza del Duomo, una tappa obbligata, la piazza principale dell'isola.

Questa grande area pedonale è circondata da molti edifici in pietra bianca che ti abbaglieranno, e non solo perché il sole si riflette! La loro architettura è magnifica e sono molto ben conservati.

Potrete ammirare la Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima (Duomo di Siracusa) progettata in un misto di elementi barocchi e rococò, il palazzo Beneventano, il Municipio, il Palazzo Arcivescovile e la Chiesa di Santa Lucia alla Badia, al suo interno ospita un quadro del Caravaggio dipinto durante il soggiorno siracusano dell’artista.


La storia del Duomo ha origini antichissime e sembra che risalgano alla battaglia di Imera, in cui il tiranno siracusano Gelone, per festeggiare la vittoria sui Cartaginesi, face edificare un tempio in onore della dea della Sapienza e della Guerra.

I resti di questo tempio sono delle colonne custodite oggi all’interno e all’esterno del Duomo di Siracusa. Sono inoltre tantissime le decorazioni in oro e avorio, le tele pregiate e i materiali preziosi che erano presenti nel tempio e che oggi sono custoditi nel Museo archeologico regionale “Paolo Orsi” di Siracusa.

Oltre alle imponenti scalinate in marmo che fanno da ingresso al Duomo di Siracusa, alle statue presenti sul sagrato e alle tre imponenti navate interne, di singolare bellezza e pregio sono le cappelle presenti all’interno del Duomo.

La cappella della Madonna della Neve, quella del Battistero che conserva i mosaici bizantini e, ancora, la cappella di Santa Lucia, patrona della città di Siracusa e la cappella dedicata al Santissimo Sacramento, considerata ancora oggi una delle più belle e imponenti della Duomo di Siracusa dal punto di vista artistico e architettonico.



Proseguendo dal Duomo per circa 600 metri, arriverete alla Fonte Aretusa, una sorgente d’acqua dolce che forma una specie di grosso pozzo dove crescono gli unici papiri spontanei d’Europa. 


Questa sorgente è avvolta da una misteriosa e romantica leggenda.

Aretusa era una ninfa bellissima e mentre si bagnava nuda tra le rive del fiume Alfeo, quest’ultimo la vide e se ne innamorò. 

Aretusa però non contraccambiava il suo amore così, spaventata, fuggì sull’Isola di Ortigia e chiese aiuto alla Dea Diana che per proteggerla la tramutò in una fonte. Alfeo non si voleva rassegnare, il suo amore era troppo grande e non poteva farne a meno. 

Gli Dei a questo punto ne ebbero pietà: Giove lo tramutò nuovamente in fiume, così da rimanere accanto alla sua dolce amata.

Dalla fonte, proseguendo su via Castello Maniace per circa 350 metri, si arriva al Castello Maniace.


Castello Maniace risale alla prima metà del Duecento e la costruzione che noi vediamo oggi fu voluta da Federico II di Svevia. Il suo nome deriva però da Giorgio Maniace, comandante bizantino che fece costruire qui una fortificazione nel 1038.

Al castello si accede attraverso la porta Spagnola del Diciassettesimo secolo, per poi ritrovarsi nella Piazza d’armi, risalente invece al Sedicesimo. Nelle poche sale visitabili sono conservati reperti ritrovati durante i restauri (nell’Antiquarium) e antiche mappe (nella Sala delle Cartografie).

Durante la mia visita, l’interno del Castello era chiuso per restauri e quindi mi sono limitata a seguire il Camminamento Spagnolo, che permette di costeggiare le mura e godere di panorami splendidi sull’isola di Ortigia.

Il castello è aperto dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 13.00. Si trova in via Castello Maniace, sulla punta di Ortigia, e l’ingresso costa 2€.


Ora potete far ritorno al Porto Grande per far rientro in nave o continuare la vostra passeggiata perdendovi tra le stradine di Ortigia che sono infinitamente belle e coinvolgenti, con negozi e caffè e splendidi panorami dietro ogni angolo. 

La parte migliore è che, dal momento che Ortigia è meno di  0,5 chilometri quadrati, è quasi impossibile perdersi, ed è assolutamente possibile vedere tutto! 




Oppure scegliere di far un tuffo alla  spiaggia principale della città, Cala Rossa.
E' piccola e rocciosa, ma in genere è piuttosto affollata.
In ogni caso, è bello passeggiare sul lungomare sopra la spiaggia e godersi il bel panorama da cartolina.



O, ancora, se non siete stanchi raggiungere il Parco Archeologico della Neapolis.

Dal Tempio di Apollo raggiungete il Ponte Umbertino, sono 3 minuti di camminata,  il Parco Archeologico Neapolis, è situato nella parte nord della città moderna di Siracusa, in Viale Paradiso, a circa 2 km di distanza.
Potete raggiungerlo a piedi o prendere un taxi.

Fondata da coloni greci di Corinto nel 734 aC, Siracusa divenne la città-stato più ricca del mondo occidentale. Il potere e l'influenza della città superarono quelli di Atene.

Siracusa rimase potente per due secoli, fino a quando i Romani conquistarono la città-stato. I siti che abbiamo visitato nel parco archeologico offrono uno scorcio della vita durante i tempi antichi dei Greci e dei Romani.



La biglietteria non si trova all'ingresso del parco ma sulla sinistra, molto indietro rispetto ai negozi di souvenir e ai punti di ristoro. L'ingresso è di 10€ e gratuito ogni prima domenica del mese.

Dopo essere entrati dalla biglietteria, fermatevi all'Altare di Heiron II, sebbene gli spagnoli abbiano distrutto gran parte dell'altare nel XVI secolo, i resti sono impressionanti.

E' il più grande altare dell'antichità che conosciamo. Immagina che 450 buoi vengano sacrificati contemporaneamente in cima all'altare. Sì, è davvero così grande.

Una volta dentro, potrai ammirare:

Un anfiteatro romano , quasi completamente scavato nella roccia. In passato ospitava bestie feroci e combattimenti di gladiatori.

Un enorme teatro greco che può contenere fino a 20.000 persone

L'altare di Ierone II , dedicato a Zeus e utilizzato per i sacrifici animali

L'Orecchio di Dionisio. Si tratta di una vecchia cava di calcare alta più di 20 metri. Il suo nome deriva dalla forma dell'ingresso, che sembra l'interno di un orecchio gigante . La leggenda narra che Dionisio I il tiranno di Siracusa, usò la grotta come prigione, spiando i suoi prigionieri dalla piccola apertura in cima alla grotta dove anche si potevano udire chiaramente i sussurri dalla caverna sottostante. 

Un'altra storia più raccapricciante sostiene che il sadico imperatore, piuttosto che ascoltare i segreti, provasse soddisfazione nel sentire le urla amplificate dei suoi prigionieri mentre venivano torturati.

E' un sito piacevole da visitare e non presenta particolari difficoltà se si è muniti di cappelli e creme solari perché fa veramente molto caldo. La visita dura circa 2 ore.



Passando per Viale Augusto e Viale Teocrito potete raggiungere il museo archeologico Paolo Orsi, che ospita una collezione di statue, sculture, ceramiche ed oggetti vari che vanno dal periodo della preistoria Siciliana sino alla colonizzazione Greca. Camminando sicuramente attirerà la vostra attenzione per la sua architettura esterna decisamente poco comune la Basilica Santuario Madonna delle Lacrime.


Sempre lì vicino, sul largo Marciano troverete la Chiesa di San Giovanni alle catacombe, una suggestiva chiesa a cielo aperto, dove potrete visitare le catacombe con una visita guidata.


Questa la passeggiata per visitare  il Parco Archeologico della Neapolis. Qui la mappa


Se volete assaggiare la cucina locale non mancano le trattorie tipiche, mentre se cercate qualcosa in più allora recatevi alla Regina Lucia, eccellente ristorante dell’Isola di Ortigia situato proprio in Piazza Duomo, dove potrete deliziare il palato mentre godete della vista della monumentale chiesa.


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